Acque limpide, natura incontaminata, lembi di terra ricchi di storia e di resti archeologici, saline attive, bassi fondali, in alcuni punti percorribili anche a piedi, caratterizzano la Riserva Naturale Orientata Isole dello Stagnone, una delle prime ad essere istituita in Sicilia (1984); tutela la laguna dello Stagnone, uno specchio d’acqua, delimitato dal mare aperto tramite l’isola Grande, con tre isolette nel suo interno, Mozia, Santa Maria e Schola. Ai bordi dei canali delle saline sono presenti piante alofite, tra cui la suaeda maritima, la salicornia, la salsola soda, il limonio, l’inula, il limoniastrum. Già da luglio lo Stagnone ospita i migratori autunnali: i chiurli e i mignattai; con il freddo arrivano le anatre, con il falco di palude che le attende in agguato, moriglioni, alzavole, folaghe, germani reali, codoni e marzaiole. Superbi ed alteri aironi cercano cibo tra le vasche delle saline.
RISERVA NATURALE ORIENTATA "ISOLE DELLO STAGNONE DI MARSALA"
L’arcipelago delle Isole dello Stagnone abbraccia un'area di 2.000 ha e si estende tra Punta San Teodoro e Capo Lilibeo. La Riserva comprende tutta la laguna delimitata dal mare aperto dall’isola Grande o Longa, con tre isolette nel suo interno, Mozia, Santa Maria e Schola. E’ la piu' grande laguna della Sicilia e presenta un ambiente di enorme interesse naturalistico e di grande suggestione paesaggistica. La gestione è affidata al Libero Consorzio Comunale di Trapani (ex Provincia Regionale di Trapani). Le saline, ancora in attività, sono condotte con metodi tradizionali. L'ambiente fortemente salmastro è il regno delle Chenopodiacee: lungo gli argini delle saline e nei pantani salmastri temporanei questa famiglia di piante fanerogame sfoggia la sua ricchezza di specie alofite appartenenti a numerosi generi (Salicornia, Arthrocnemum, Halopeplis, Halocnemum, Suaeda, Salsola, Atriplex, Halimione). Notevole la presenza entro i confini della Riserva di diverse specie vegetali rare, incluse tra quelle più vulnerabili al rischio di estinzione nel "Libro Rosso delle Piante d'Italia": Halocnemum strobilaceum, Halopeplis amplexicaulis, Aeluropus lagopoides, Limoniastrum monopetalum, Limonium ferulaceum, Calendula maritima .
Varia è anche l'ornitofauna e in particolare quella migratoria che annovera tra gli altri: mignattai, garzette, aironi, pittime reali, bigiarelle, anatre selvatiche; tra gli uccelli nidificanti si segnalano invece il verzellino, la calandra, il cardellino, la cappellaccia. Splendide infine le praterie di posidonia che avvolgono buona parte dei fondali della laguna, le cui acque calde e poco profonde costituiscono l'habitat ideale per una ricchissima fauna ittica.
A circa 3 km a Nord dell’imbarcadero storico, in contrada Birgi Nivaloro ha inizio l’antico collegamento viario con l’isola di Mozia, la cosiddetta “strada punica”, sotto il livello dell’acqua.
Nell’area costiera si trovano diverse scuole di windsurf, kitesurf, canoa e vela, che costituiscono un forte richiamo per un turismo sportivo giovanile. Nelle acque dello Stagnone si praticano anche attività di pescaturismo.
Varia è anche l'ornitofauna e in particolare quella migratoria che annovera tra gli altri: mignattai, garzette, aironi, pittime reali, bigiarelle, anatre selvatiche; tra gli uccelli nidificanti si segnalano invece il verzellino, la calandra, il cardellino, la cappellaccia. Splendide infine le praterie di posidonia che avvolgono buona parte dei fondali della laguna, le cui acque calde e poco profonde costituiscono l'habitat ideale per una ricchissima fauna ittica.
A circa 3 km a Nord dell’imbarcadero storico, in contrada Birgi Nivaloro ha inizio l’antico collegamento viario con l’isola di Mozia, la cosiddetta “strada punica”, sotto il livello dell’acqua.
Nell’area costiera si trovano diverse scuole di windsurf, kitesurf, canoa e vela, che costituiscono un forte richiamo per un turismo sportivo giovanile. Nelle acque dello Stagnone si praticano anche attività di pescaturismo.